Tutti conosciamo questo tipo di situazione, il nostro caro animale che dopo aver rovesciato del cibo dalla tavola per terra, o dopo aver strappato il divano, in seguito alla ramanzina che ne segue, ci guarda con il famosissimo sguardo “colpevole”, tipico dei cani.
L’articolo cerca di mostrare ai lettori il vero significato di questa espressione, ed ovviamente i sentimenti dell’animale ad essa legati, buona lettura.
Il rapporto tra uomo e cane
Prima di discutere di questa interessante questione è bene specificare l’importanza di un rapporto sano e positivo tra padrone e cane in quanto ciò è legato a doppio filo con i sentimenti dell’animale e con le espressioni che assume. L’uomo ed il cane vivono insieme da migliaia e migliaia di anni, fin da quando il prima era sostanzialmente solo cacciatore e veniva aiutato dall’animale nelle battute di caccia. Durante tutta la storia dell’uomo il cane ha seguito i suoi passi, fedele, inflessibile, sempre al suo fianco.
L’avvicendamento ha anche modificato la biologia del cane, che oggi può mangiare qualsiasi tipo di cibo senza troppi problemi, mentre in natura è classificato come carnivoro. L’uomo per secoli ha abituato l’animale a mangiare i propri “scarti”, in particolare in epoche storiche dove la carenza di cibo era la normalità, ed il cane si è adeguato, per sopravvivere. L’essere umano negli ultimi decenni ha anche cercato di “dar vita” a nuove razze di cane per assecondare i propri interessi, con incroci spesso pericolosi per la salute di questi poveri animali.
Il carattere del cane
Il carattere dei nostri amici a quattro zampe, sebbene sia comune pensarlo, non varia in base alla razza, facciamo un piccolo esempio specifico. Un Labrador o un Golden Retriever, non saranno cani buoni e mansueti di per sé, ma risponderanno sempre e comunque agli stimoli esterni che gli arrivano, dati dal padrone e dalla famiglia che li ospita. Lo stesso dicasi di un Pitbull, non sono animali aggressivi e violenti perché la loro razza presenza queste caratteristiche, tutto varia in base all’educazione ed al rapporto con l’uomo.
Stando agli esperti del settore, un animale per crescere sano, felice, ed essere aperto al contatto con gli altri esseri umani, deve ricevere dalla propria famiglia amore e gioia. Le persone che vivono con lui devono prendersene cura, fare attività, coccolarlo, e giocarci insieme, solo in questo modo otterremo un cane non aggressivo e che ben accetta la presenza di altri individui nella sua “zona”.
Lo sguardo di colpevolezza, il cane capisce davvero di aver commesso un errore?
Cerchiamo di rispondere alla domanda utilizzando degli studi compiuti da scienziati in tutto il mondo per essere quanto più precisi possibile. Secondo le analisi condotte da questi esperti, infatti, i cani reagirebbero in questo modo a prescindere, perché sono stati rimproverati, e non perché gli sia chiaro di aver sbagliato, di aver commesso un errore. Gli scienziati hanno infatti osservato che anche dei cani che non hanno fatto nulla di male reagiscono con uno sguardo di colpevolezza quando sgridati.
Esiste un termine specifico, che si utilizza per spiegare questo comportamento umano, ed è antropomorfismo. Con tale termine si indica la caratteristica di spiegare anche le reazioni ed i sentimenti degli animali a partire da quelle che sono chiavi di interpretazione tipicamente umane. Gli animali, cioè, non reagiscono come noi a ciò che gli accade, e non dovremmo pensare che il nostro modo di interpretare la realtà sia l’unico possibile. Stando a questi scienziati, infatti, il nostro fedele amico, semplicemente, prova un profondo dispiacere quando la persona che ama di più lo riprende in maniera energica ed aggressiva.