In tal caso, è un bene che gli umani si prendano cura dei giovani malcapitati. Come si vede chiaramente in questo video, in cui un ragazzo decide di adottare un piccolo cerbiatto e di accoglierlo nella sua famiglia.
Prima di emularlo, tuttavia, è bene conoscere alcuni consigli fondamentali. La primavera dell’anno è un momento innegabilmente bello per immergersi nella natura. Gli alberi iniziano a fiorire, il paesaggio inizia ad assumere un aspetto più colorato e la fauna selvatica di tutti i tipi fiorisce. La primavera inaugura anche la stagione annuale del cerbiatto, dove nasce il loro piccolo dell’anno.
Mentre la maggior parte dà alla luce due cerbiatti a primavera, l’occasionale serie di terzine non è inaudita. Per quanto meravigliosa possa essere la stagione del cerbiatto primaverile, a volte la natura può essere piuttosto crudele. A volte, i cerbiatti rimangono orfani a causa di incidenti automobilistici o malattie, lasciandoli senza la guida di cui hanno disperatamente bisogno per sopravvivere.
Fortunatamente, c’è un lieto fine in questa storia. È noto che “adotta” cerbiatti che non sono i loro. Per molti cerbiatti orfani, questo è l’ultimo salvavita, poiché ricevono la guida di cui hanno un disperato bisogno durante le prime settimane e mesi di vita. Si ritiene che questa natura adottiva derivi dagli istinti materni naturali di una cerva. Durante la maggior parte dell’anno, le femmine sono raggruppate in unità familiari dove si nutrono, dormono e osservano il pericolo come gruppo. Per questo motivo, sembra che la maggior parte prenda nota dei cerbiatti che sembrano essere senza guida materna e li protegga se necessario.
Nella maggior parte dei casi, i cerbiatti orfani vengono adottati da femmine che hanno già dei cerbiatti propri. Ciò è dovuto al fatto che queste femmine sono già mature con l’istinto materno e accettano la responsabilità che deriva dall’accudire i propri cerbiatti. Il tasso di sopravvivenza di un cerbiatto orfano dipende fortemente da una manciata di fattori. Il primo dei quali è incentrato sul fatto che un particolare cerbiatto sia adottato o meno da un’altra femmina materna. Quelli che lo sono, se la passano molto meglio di quelli costretti a perseverare senza una guida.