Ma è davvero possibile guidare lo scooter elettrico senza patente? Scopriamo cosa dice la legge!
Sfatiamo uno dei miti più diffusi ultimamente sul web, ricordando quanto è essenziale sensibilizzare i consumatori sui vantaggi positivi dell'acquisto di un veicolo elettrico, sia dal punto di vista economico che ambientale
Scienza e tecnologiaI veicoli elettrici sono ancora marginalmente coperti dal codice della strada italiano, in quanto la loro diffusione è piuttosto limitata. C’è però davvero una grossa falla per quanto riguarda la possibilità di guidare veicoli elettrici senza la patente: questa infatti, pare che al momento non sia ancora richiesta dalle autorità competenti! Una notizia che avrebbe a dir poco del clamoroso.
Tuttavia, spesso e volentieri si tratta di una fake news. Infatti, non è possibile circolare con questo tipo di veicoli senza neppure una patente base: ma è evidentemente vero che esiste una certa incertezza nelle regolamentazioni, vista la mole di persone che sostiene la tesi opposta. In Italia, il numero di veicoli elettrici è ancora minimo, ma abbastanza significativo da indicare una tendenza tra i conducenti italiani verso la mobilità sostenibile.

Il governo italiano prevede alcuni incentivi per l’uso e la circolazione dei veicoli elettrici. Tra questi l’esenzione dall’imposta di circolazione annuale (tassa di proprietà) per un periodo di cinque anni dalla data di prima licenza del veicolo elettrico e, a partire dalla fine di tale periodo di cinque anni, una riduzione del 75% della tassa di circolazione.
Come ulteriore spinta all’implementazione dei veicoli elettrici, diverse compagnie assicurative hanno iniziato ad applicare tariffe scontate sulle tariffe assicurative dei veicoli elettrici. Decreto Ministeriale n. 219/2015, entrato in vigore il 1° gennaio 2016 (cd “retrofit”), il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture italiano ha disciplinato la possibilità di convertire i veicoli convenzionali in veicoli elettrici.

Per incentivare la diffusione di questo tipo di veicoli, serve sviluppare sempre più stazioni di ricarica – sviluppatori esistenti di nuove infrastrutture di ricarica, in particolare Enel, che gestisce poco meno della metà dei punti di ricarica pubblici nazionali. Ministero dell’Ambiente – promuove, insieme al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, politiche di mobilità urbana sostenibile attraverso programmi di cofinanziamento per gli enti locali. A dicembre 2017 il Ministro dell’Ambiente ha fissato l’obiettivo, in linea con la produzione nazionale di energia elettrica da fonti rinnovabili, di raggiungere una flotta di 5 milioni di veicoli elettrici in Italia entro il 2030. Quel numero è assolutamente in tendenza con quelli attuali e verrà quasi certamente raggiunto!