Crisi ristoranti globale, tra coronavirus e bollette salatissime!
Non è un bel periodo per il settore dell'hospitality tutto e i governi sono al lavoro per cercare di mitigare quantomeno la crisi in atto.
NewsIl coronavirus prima, e la guerra in Ucraina poi, hanno colpito duramente il settore della ristorazione. Intuire il perché non è difficile: nel primo caso, semplicemente erano tutti chiusi. Nel secondo, il conflitto ancora in corso nell’est Europa ha fatto rialzare moltissimo le utenze di tutte le attività, con bollette di luce e gas arrivate ai massimi storici.
Eppure potrebbe esserci una problematica in più che stavamo sottovalutando. Un altro ostacolo per i ristoratori è l’inflazione. Da febbraio 2021 a febbraio 2022, i prezzi alimentari sono aumentati del 7,9%, che è stato il più grande balzo annuale dal 1981. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti prevede che i prezzi dei menu nei ristoranti aumenteranno di un altro 5,5% al 6,5% quest’anno.
Gli analisti del settore affermano che per affrontare la sfida dell’inflazione, i ristoranti stanno studiando una varietà di opzioni, tra cui la riduzione delle dimensioni delle porzioni, la ricerca di venditori più economici e l’evidenziazione di piatti che generano un profitto maggiore.

Molta attenzione è stata prestata all’impatto dei sussidi di disoccupazione potenziati che potenzialmente dissuadono le persone dal cercare lavoro – poiché diversi governatori hanno annunciato che porranno fine ai $ 300 extra a settimana nei fondi federali di disoccupazione – anche se le ragioni alla base dei dolori di assunzione sono una miriade, hanno detto gli esperti.
Le persone in cerca di lavoro potrebbero anche essere alla ricerca di lavoro a distanza durante la pandemia; un sondaggio di febbraio condotto dal sito di lavoro ZipRecruiter ha rilevato che il 60% degli intervistati ha dichiarato che preferirebbe trovare un lavoro in cui poter lavorare da casa. Questo non quadra, ovviamente, con i lavori al ristorante.
Insomma le problematiche sono molte, e sembrano essersi abbattute una dietro l’altra. Non è un bel periodo per il settore dell’hospitality tutto e i governi sono al lavoro per cercare di mitigare quantomeno la crisi in atto. Vedremo se nei prossimi mesi arriveranno risposte concrete o meno!