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Ecco cosa fare quando troviamo un piccolo scoiattolo non autosufficiente

Mostriamo ai nostri lettori come comportarsi in questa spiacevole situazione attraverso degli utili consigli

Scoiattolo con delle foglie alle spalle
Scoiattolo con delle foglie alle spalle-Brett Sayles-pexels.com

A tutti noi è capitato almeno una volta nella vita di incontrare per strada, o anche durante una gita fuori porta in montagna, un animale sofferente, che magari presentava ferite vistose, che a stento riusciva a reggersi in piedi. In questo articolo vi mostreremo come tranquillizzare uno scoiattolo che si trova in questa situazione, ed i migliori consigli per farlo sentire meglio ed al sicuro.

Piccolo scoiattolo immerso nel verde
Piccolo scoiattolo immerso nel verde-Pixabay-pexels.com

Il primo passo, quello più importante

Quando ci imbattiamo in un piccolo scoiattolo che presenta difficoltà di salute, o che è solo ed incapace di sopravvivere a causa della tenera età, dobbiamo innanzitutto cercare la madre, e riunirli. Per far ciò bisognerà ricercare la tana di questi animali, che spesso si trova tra le foglie degli alberi o in una qualche cavità all’interno del tronco.

La madre infatti raramente lascia i piccoli incustoditi, e molto probabilmente non sarà difficile trovarla nelle vicinanze. In ogni caso, quando avete il cucciolo di scoiattolo tra le mani, fate molta attenzione, le femmine di questo animale, come tutte le madri mammifere, sono particolarmente legate ai propri piccoli, e potrebbero reagire in maniera violenta alla vostra presenza. Le madri potrebbero infatti considerarvi dei pericoli per i cuccioli, ed è bene prestare la massima cautela.

Scoiattolo intento a mangiare una ghianda su di un ramo
Scoiattolo intento a mangiare una ghianda su di un ramo-Pixabay-pexels.com

Cosa fare se non si riesce a trovare la tana e la madre?

Gli scienziati sottolineano sempre l’importanza della madre nella crescita dei cuccioli, soprattutto nelle prime settimane di vita, ma cosa fare se proprio non riusciamo a trovarla ed a riunire i due? La cosa principale, a questo punto, è tenere al caldo il piccolo e nutrirlo con del latte o con dei piccoli pezzi di verdura o di frutta. A differenza degli adulti che mangiano bacche, noci, noccioline, ecc., i piccoli nelle prime fasi della loro vita si nutrono principalmente di latte. Ricordate inoltre di idratare adeguatamente l’animale, elemento questo sempre cruciale ed a cui prestare la massima attenzione.

La cosa migliore da fare, dopo ciò, sarebbe quella di tenere al sicuro il piccolo anche in una piccola scatola che presenta dei buchi sul coperchio, questa, se posta in un luogo caldo, sarà infatti una casa ideale per lo scoiattolo. Purtroppo i piccoli esemplari di questo animale non sono ancora in grado di regolare autonomamente la temperatura corporea, e per le prime settimane di vita vengono aiutati dalla madre in tale processo. Come detto in precedenza la cosa migliore sarebbe trovare la madre, ma se ciò risulta impossibile, per varie ragioni, dopo qualche settimana è possibile riportare l’animale nel suo habitat naturale, oppure consegnarlo ai vari enti locali che si occupano della salute degli animali.

Scoiattolino che mangia arachidi da un grazioso contenitore
Scoiattolino che mangia arachidi da un grazioso contenitore- Pixabay-pexels.com

Il riabilitatore della fauna selvatica, chi è? e cosa fa?

Rilasciare un animale in natura, quando questo è stato soccorso da noi e curato per qualche settimana, non è in realtà un’impresa semplice, ed il cucciolo potrebbe trovarsi in estrema difficoltà. Ciò che consigliamo dunque è rivolgersi, come anticipato, ad organizzazioni che si occupino proprio della cura degli animali. Le figure che si occupano di tali centri sono i “riabilitatori della fauna selvatica”, queste persone hanno il compito di prendersi cura degli animali e di reinserirli nel proprio habitat. A differenza di chi è inesperto, queste persone hanno nella stragrande maggioranza dei casi una laurea in biologia, o in zoologia, e sapranno sicuramente comportarsi nella maniera più adeguata.

Nel caso in cui questa specifica figura non sia presente nella vostra zona, potrete sempre chiamare un comunissimo veterinario, che saprà occuparsi al meglio della vicenda. Vi verranno poste delle semplici domande sul dove avete trovato il piccolo animale, sulle sue condizioni, sull’eventuale età ecc. Il primo soccorso è davvero importante, ed il semplice nutrire l’animale, o chiamare gli esperti del settore, potrebbe salvare la vita al cucciolo.