Sicuramente la prima cosa che consigliamo di fare in questi casi è quella di rivolgersi ad un veterinario esperto, che passa scoprire e chiarire le cause di questo malessere. E’ importante sapere cosa c’è alla base di un gatto che mangia poco o addirittura non mangia per niente. Intanto il problema va distinto, perché sicuramente un gatto che mangia poco è diverso da uno che non mangia completamente nulla. Non farti ingannare dalla poca conoscenza.
I motivi per cui il gatto non mangia
Se siamo alle prese con un gatto che non mangia niente, ci dobbiamo prima chiedere se sia intervenuto qualche cambiamento alimentare. Può capitare infatti, che il tuo gatto non abbia più voglia di mangiare le crocchette, perché magari preferisce altri alimenti come ad esempio la carne in scatola. In questo caso la spiegazione è molto semplice, al tuo gatto non gli piace il nuovo cibo. Qui, possiamo intervenire cercando di stimolarlo e dandogli dei cibi gustosi. In questo modo riusciremo a capire se si tratta di un problema legato soltanto al gusto.
Può anche succedere che non hai provveduto ad un cambiamento alimentare in maniera graduale. Il gatto è un animale molto equilibrato, ha una specifica routine e dei cambiamenti improvviso possono destabilizzarlo, tutto questo è da tenere a mente. Cosa significa se il gatto beve tanto? In questo caso devi vedere se la ciotola con il cibo è troppo vicina a quella dell’acqua. Ci sono alcuni gatti estremamente sensibili.
Quali sono i sintomi di un gatto malato
La situazione del gatto che non mangia non deve essere considerata come una condizione a se stante. Infatti, se si tratta di una malattia legata a questa patologia, devi anche considerare il fatto che il tuo gatto potrebbe manifestare anche altri sintomi. Per questo motivo è importante sottoporre l’animale ad un esame fisico generale, perché può essere anche che il tuo gatto abbia un semplice raffreddore.
Si deve poi verificare anche la sua frequenza cardiaca, che deve essere compresa tra i 140 e 200 battiti al minuto. Si deve controllare il ritmo respiratorio. Possiamo farlo mettendo una mano sulla pancia e considerare che un gatto di norma respira tra le 20 e le 42 volte al minuto. Devi controllare anche le sue mucose e la sua temperatura corporea. Gli altri sintomi associati potrebbero essere: diarrea, vomito, nausea.
La soluzione
La prima soluzione è quella di cercare di stimolare il gatto con cibi più gustosi. Devi considerare la possibilità di modificare di nuovo la sua alimentazione. Inoltre, devi anche cercare di migliorare il suo benessere generale, potrebbe trattarsi di una forma di apatia.
Se sono presenti dei sintomi più gravi, come ad esempio il sangue nelle urine o nelle feci, ci sarà sicuramente l’incapacità di urinare. In questo caso è molto meglio consultare uno specialista che sarà in grado di indicarti il rimedio più adatto, verificando però lo stato di salute generale del tuo animale. In linea generale però possiamo dire che le soluzioni fai da te possono risolvere il problema.